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Nausea mattutina: le cause e i rimedi

Nausea mattutina

La nausea mattitutina è un sintomo molto comune attribuibile a diversi disturbi. Vediamo da cosa può dipendere e come farla passare.

La nausea mattutina è una condizione di malessere ampiamente conosciuta ed estremamente fastidiosa. Spesso causa anche di stress perchè contratta nel tempo e in grado di spossarci sia fisicamente che psicologicamente. Si tratta di un sintomo e non di un disturbo vero e proprio, come spesso si pensa. Spesso è indice di qualcos’altro che è bene individuare, senza pensare che sia un problema passeggero. Capogiri e nausea al mattino nella maggior parte dei casi possono essere riconducibili alla pressione arteriosa molto bassa o a una alimentazione scorretta o a stress. Ma le cause possono essere anche altre, scopriamole insieme.

Nausea mattutina cause

Spesso le nausee mattutine possono essere indice di reflusso gastrico, cattiva alimentazione, stress, stato allergico, stato influenzale o pressione bassa. Insomma, possono essere molte, ed ecco alcune delle più frequenti. Una delle cause, collegata all’alimentazione scorretta, è la carenza di ferro. Altre cause mediche potrebbero essere artrosi cervicale, cefalee o sinusite ed anche le vertigini. Le vertigini hanno una infinita serie di reazioni scatenanti, ma generalmente hanno attacchi lievi che non devono interrompere la quotidianità delle abitudini. Per gli sportivi questo malessere può essere dovuto a una dieta particolarmente ipocalorica che mette a dura prova l’organismo. Oppure se ci si sottopone ad esercizi fisici troppo stressanti per il proprio corpo. Tra i diversi sintomi della sindrome premestruale può comparire anche la nausea mattutina. Infatti, non sempre si è in grado di distinguere se questa sia dovuta a una gravidanza o da una comune sindrome premestruale. In ogni caso, è sempre bene fare tutte le analisi necessarie e fare attenzione alla sua durata e alla sua frequenza. Se si sospetta che la causa della nausea al risveglio sia la gravidanza, si dovrebbe subito fare un test. Le donne incinte che ne soffrono dovrebbero parlare con il proprio medico su quali farmaci possono essere dannosi per il nascituro. Infine, la nausea può essere provocata anche da danni alla vista o all’udito.

Apparato digerente

Una causa comune di nausea al risveglio è il reflusso acido. Di solito questa è la causa più comune, ma possono essercene altre che comprendono problemi molto più gravi all’apparato digerente, come malattie dello stomaco e della cistifellea. La chemioterapia, l’intossicazione alimentare, l’influenza, oltre il consumo di alcol e lo stress sono alcuni dei problemi che portano a svegliarsi con questo fastdio, perchè influenzano in maniera negativa lo stomaco e il tubo digerente. Non è poco frequente però anche provarla anche di sera. In tal caso, può trattarsi di reflusso gastrico. A differenza del reflusso acido, che può essere legato a qualche problema e a qualche malattia, il reflusso gastrico è legato al cibo. Questo fenomeno accade quando il cibo ingerito tende a risalire nell’esofago provocando acidità. Anche la colite ulcerosa e la sindrome da intestino irritabile possoncasarla, in questi casi consultare il medico per farsi dare una dieta adeguata. Mangiare determinati alimenti prima di andare a letto può causare la sensazione di nausea al risveglio. Alimenti che possono sembrare innocui come quelli integrali, oltretutto, possono causare ulteriori problemi in quanto più problematici da digerire. Bisognerebbe, in generale, evitare di mangiare per circa tre ore prima di coricarsi per evitare il peggioramento del problema.

I rimedi per la nausea

Diversi sono i rimedi utilizzati e tra questi, i bracciali antinausea possono essere d’aiuto. Planet Pharma propone Nausea Alt Braccialetto Antinausea Adulto, una combinazione di due bracciali ad azione rapida, senza utilizzo di farmaci ma con una formula completamente naturale che elimina il problema grazie alla pressione prolungata su un punto del polso.

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Cosa fare quando si presenta la nausea

Generalmente si presenta di pochi minuti dopo essersi svegliati. Talvolta, è proprio questa sensazione a farci svegliare. Cosa si può fare per evitare questo fastidioso disturbo? È consigliabile mangiare in piccole quantità di cibo salato: un cracker, un grissino o un pezzo di pane. Non sono necessarie altre terapie se si tratta di un disturbo passeggero e senza cause di natura medica. Il trattamento, infatti, può variare in base alla causa scatenante.

La prima cura è rimanere ben idratati e di riposarsi adeguatamente; successivamente possiamo intervenire con qualche rimedio naturale: possiamo utilizzare una tisana allo zenzero, un tè alla menta o una camomilla. Altri rimedi particolari, perché magari non avete gli ingredienti in casa, possono essere l’aceto di mele diluito in un bicchiere d’acqua, il tutto unito ad un cucchiaino di miele; latte e germe di grano oppure acqua di riso.

Rimedi omeopatici

La nausea si può trattare anche con l’omeopatia:

  • Nux Vomica, il più noto rimedio contro la nausea e consigliato come rimedio digestivo.
  • Tabaccum, adatto anche per vomito, sensazione di freddo e sudorazioni.
  • Argentumi nitricum, per dare sollievo a tremori, nausea e vomito.
  • Ignatia è utile quando la nausea deriva da agenti di stress ed emotivi.
  • Arsenicum Album è consigliato per nausee e diarree principalmente derivanti dall’assunzione di cibo avariato.
  • Infine c’è anche il Byronia, sempre utile contro nausea e spossatezza dopo aver mangiato.

Farmaci tradizionali

Rimangono, alla fine, i medicinali tradizionali, che sono anche quelli più conosciuti ed efficaci. È bene, comunque, consultare in ogni caso se i sintomi capitano di frequente o persistono nel tempo. Un medico esperto riuscirà sicuramente a capire la vostra situazione, se si tratta di qualcosa di grave oppure no, e potrà quindi prescrivere alcuni farmaci e valutare con esattezza quali sono le cause del vostro malanno. Tra i principi più conosciuti ricordiamo:

  • doxilamina succinato,
  • dimenidrinato,
  • trimetobenzamide,
  • idrossizina,
  • prometazina,
  • proclorperazina,
  • metoclopramide,
  • meclizina,
  • difenidramina.

Impariamo a gestire il reflusso gastrico